Tuesday, February 27, 2007
Non trovo carino...
...che il cameriere dell' Art cafè alla mia richiesta di avere un biscottino di pasta di mandorle "quello con la ciliegina sopra" me lo dia gentilmente in un piattino e mi osservi mentre lo mangio faticosamente,pronosticando tre future capsule nella mia bocca. Se era un biscottino da esposizione e non da mangiare poteva dirmelo, mica mi offendevo!
Wednesday, February 21, 2007
"Volevo solo vendere la pizza"
Tuesday, February 20, 2007
Only Kate



Al Madame Tussaud's Museum hanno finalmente messo anche lei. Struccata in tubino nero, non le serve altro. Bella e menefreghista. Elegantemente imperfetta. Non detta moda, anticipa con sguardo scazzato. Recupera, cambia, rivisita, interpreta e gli altri abbassano la testa e copiano. La danno per spacciata, torna e moltiplica i guadagni. Concede bacio lesbico per beneficienza. Ci piace. Ci piace. Ci piace.
Come si dice...il banco vince sempre.
Monday, February 12, 2007
ça va sans dire!
Ah questi bocconiani! Io penso e loro fanno.
Nell’ambito del Career Development Service (CDS), è stato organizzato il workshop Dress to impress: vestirsi con successo.
Cinzia Felicetti ha svelato ai bocconiani come fare buona impressione al potenziale datore di lavoro che, dicono gli esperti, è in grado di valutare i candidati in sette secondi.
“E’ come il packaging di un prodotto”
insegna la Felicetti. “Un guardaroba adeguato può aiutare a superare con successo le interviste di selezione e non solo in Italia”, conferma Marilù Ortini, responsabile del CDS. “Se sbagli a presentarti sei già fuori al 50%”, un noto head hunter. “Al lavoro si va vestiti da lavoro, soprattutto per le donne è facile sbagliare e lanciare messaggi sbagliati“, il presidente (donna) di una nota agenzia di marketing.Ricapitolando, al colloquio bisogna mostrarsi, anche mentendo: preparati, flessibili (la sede è a Toronto? perfetto, stavo proprio pensando di trasferirmi lì), omertosi sulla vita privata (sposarmi, fare figli? ma che dice, io voglio lavorare, diventare una brava professionista), assertivi ma non troppo, accondiscendenti q.b. e vestiti in un certo modo.
Per non restare indietro rispetto ai competitors riportiamo le regole per superare la selezione. Ai contenuti pensateci voi.
1) Curate l’igiene personale: pelle, denti, unghie e capelli devono essere a posto;
2) Scegliete abiti di taglio classico possibilmente su misura (per gli uomini);
3) Una camicia bianca fa sempre la sua bella figura;
4) La cravatta abbinata bene slancia (il rischio è che il selezionatore sia un nano e detesti quelli slanciati…);
5) Investite negli accessori;
6) Non incurvate le spalle (ah no?);
7) Le perle stanno bene a tutte;
8) Preferite i colori scuri: nero, blu navy o grigio.
Quando andavo in giro a cercar lavoro, un’era fa, avevo il tailleur del colloquio che indossavo esclusivamente in quelle occasioni ed effettivamente corrispondeva a queste regole. Ora l’ho sostituito con il tailleur delle riunioni. Allo stile donna manager, quale tra l’altro non sono, preferisco l’easy chic e se la sveglia suona troppo presto punto direttamente sull’easy. Scollature, minigonne e tacchi a stiletto solo fuori ufficio, per le occasioni speciali…
Insomma cose che sanno già tutti? No, non proprio....
Fonti:Il Giornale e SDA Bocconi
Nell’ambito del Career Development Service (CDS), è stato organizzato il workshop Dress to impress: vestirsi con successo.
Cinzia Felicetti ha svelato ai bocconiani come fare buona impressione al potenziale datore di lavoro che, dicono gli esperti, è in grado di valutare i candidati in sette secondi.
“E’ come il packaging di un prodotto”
insegna la Felicetti. “Un guardaroba adeguato può aiutare a superare con successo le interviste di selezione e non solo in Italia”, conferma Marilù Ortini, responsabile del CDS. “Se sbagli a presentarti sei già fuori al 50%”, un noto head hunter. “Al lavoro si va vestiti da lavoro, soprattutto per le donne è facile sbagliare e lanciare messaggi sbagliati“, il presidente (donna) di una nota agenzia di marketing.Ricapitolando, al colloquio bisogna mostrarsi, anche mentendo: preparati, flessibili (la sede è a Toronto? perfetto, stavo proprio pensando di trasferirmi lì), omertosi sulla vita privata (sposarmi, fare figli? ma che dice, io voglio lavorare, diventare una brava professionista), assertivi ma non troppo, accondiscendenti q.b. e vestiti in un certo modo.
Per non restare indietro rispetto ai competitors riportiamo le regole per superare la selezione. Ai contenuti pensateci voi.
1) Curate l’igiene personale: pelle, denti, unghie e capelli devono essere a posto;
2) Scegliete abiti di taglio classico possibilmente su misura (per gli uomini);
3) Una camicia bianca fa sempre la sua bella figura;
4) La cravatta abbinata bene slancia (il rischio è che il selezionatore sia un nano e detesti quelli slanciati…);
5) Investite negli accessori;
6) Non incurvate le spalle (ah no?);
7) Le perle stanno bene a tutte;
8) Preferite i colori scuri: nero, blu navy o grigio.
Quando andavo in giro a cercar lavoro, un’era fa, avevo il tailleur del colloquio che indossavo esclusivamente in quelle occasioni ed effettivamente corrispondeva a queste regole. Ora l’ho sostituito con il tailleur delle riunioni. Allo stile donna manager, quale tra l’altro non sono, preferisco l’easy chic e se la sveglia suona troppo presto punto direttamente sull’easy. Scollature, minigonne e tacchi a stiletto solo fuori ufficio, per le occasioni speciali…
Insomma cose che sanno già tutti? No, non proprio....
Fonti:Il Giornale e SDA Bocconi
The career manifesto
1. A meno che non lavoriate in una miniera di carbone, un servizio di emergenza, o qualcosa di simile, smettetela di lamentarvi della durezza del vostro lavoro. Il massimo del rischio che la maggior parte degli individui affronta nell’arco di una giornata è quello di tagliarsi con un foglio di carta.
2. Certo, anche il vostro capo - ogni tanto - dimostra di essere un idiota. E allora? Siete convinti che il resto del mondo attenda in modo impaziente le vostre rivelazioni? Se non riuscite a collaborare con il vostro capo, o riportate il problema a chi di dovere o ve ne andate.
3. Siete pagati per fare qualcosa di costruttivo, e non la solita routine. Non continuate a parlare di quel memo che avete appena inviato o di quanto lavorate. Parlate dei vostri risultati.
4. Anche se il vostro ruolo è lo stesso, il lavoro per cui siete stati assunti tre anni fa è probabilmente diverso da quello che svolgete oggi. Se siete dei semplici esecutori e non cercate di guardare un po’ più avanti delle vostre responsabilità, rischiate di trovarvi nella stessa condizione dei dinosauri nel momento in cui stavano arrivando i meteoriti.
5. Se avete più di un sospetto di lavorare in una gabbia di matti, probabilmente avete ragione. Anche i sociopatici hanno un lavoro. Evitate di castrarvi, pensando di riuscire a cambiare quella che l’azienda considera un “pollaio”. Andatevene.
6. Le vostre competenze tecniche possono impressionare gli altri “geek”, ma se non riuscite ad andare d’accordo con i vostri colleghi, siete una mina vagante. Quindi, non meravigliatevi se i manager vi considerano un rischio costoso per l’azienda.
7. Se avete dei problemi con i vostri colleghi, dovete avere il coraggio di dirglielo, preferibilmente con parole di una sola sillaba.
8. Non credete ciecamente alle dichiarazioni delle aziende sulla loro attività. Le pratiche sono le vere politiche. Studiate cosa viene premiato e cosa viene punito, e avrete un’idea migliore di quello che succede.
9. Non aspettate di essere perfetto. Concentratevi sul fare le cose giuste piuttosto che sull’avere sempre ragione. La vostra vita sarà molto più semplice.
10. Se pensate di far vedere quello di cui siete capace solo dopo esser stato promosso, probabilmente dovete invertire la sequenza delle vostre idee.
11. Aggiungo io....STEP UP!
Estratto da http://www.gapingvoid.com/Moveable_Type/archives/003541.html
2. Certo, anche il vostro capo - ogni tanto - dimostra di essere un idiota. E allora? Siete convinti che il resto del mondo attenda in modo impaziente le vostre rivelazioni? Se non riuscite a collaborare con il vostro capo, o riportate il problema a chi di dovere o ve ne andate.
3. Siete pagati per fare qualcosa di costruttivo, e non la solita routine. Non continuate a parlare di quel memo che avete appena inviato o di quanto lavorate. Parlate dei vostri risultati.
4. Anche se il vostro ruolo è lo stesso, il lavoro per cui siete stati assunti tre anni fa è probabilmente diverso da quello che svolgete oggi. Se siete dei semplici esecutori e non cercate di guardare un po’ più avanti delle vostre responsabilità, rischiate di trovarvi nella stessa condizione dei dinosauri nel momento in cui stavano arrivando i meteoriti.
5. Se avete più di un sospetto di lavorare in una gabbia di matti, probabilmente avete ragione. Anche i sociopatici hanno un lavoro. Evitate di castrarvi, pensando di riuscire a cambiare quella che l’azienda considera un “pollaio”. Andatevene.
6. Le vostre competenze tecniche possono impressionare gli altri “geek”, ma se non riuscite ad andare d’accordo con i vostri colleghi, siete una mina vagante. Quindi, non meravigliatevi se i manager vi considerano un rischio costoso per l’azienda.
7. Se avete dei problemi con i vostri colleghi, dovete avere il coraggio di dirglielo, preferibilmente con parole di una sola sillaba.
8. Non credete ciecamente alle dichiarazioni delle aziende sulla loro attività. Le pratiche sono le vere politiche. Studiate cosa viene premiato e cosa viene punito, e avrete un’idea migliore di quello che succede.
9. Non aspettate di essere perfetto. Concentratevi sul fare le cose giuste piuttosto che sull’avere sempre ragione. La vostra vita sarà molto più semplice.
10. Se pensate di far vedere quello di cui siete capace solo dopo esser stato promosso, probabilmente dovete invertire la sequenza delle vostre idee.
11. Aggiungo io....STEP UP!
Estratto da http://www.gapingvoid.com/Moveable_Type/archives/003541.html
Tuesday, February 06, 2007
Basta poco
Basta poco
a fare impressione
basta poco
basta andare in televisione
che la gente
subito ti riconosce per la strada
si fa presto
a montarsi la testa
e d'altronde è questa qui
la realtà di questa vita
ci si guarda solo fuori
ci si accontenta delle impressioni
ci si fotte allegramente
come se fosse niente
darei fuoco a casa tua
se passasse il mal di dente
e intanto il mondo rotola
e il mare sempre luccica
basta poco
a fare bella figura
basta poco
basta esser buoni la domenica mattina
basta poco
per esser furbi
basta poco oh!
basta pensare che son tutti deficienti
e d'altronde è questa qua
la realtà di questa vita
di questa bella civiltà
così nobile e così antica
e intanto il mondo rotola
e il mare sempre luccica
domani è già domenica
e forse forse nevica
basta poco
per essere intolleranti
basta poco
basta esser solo un po' ignoranti
basta poco
per non capire e scappare via
basta poco
perché ti dia fastidio uno pur che sia
e intanto il mondo rotola
e il mare sempre luccica
domani è già domenica
e forse forse NEVICAAAAAAA
a fare impressione
basta poco
basta andare in televisione
che la gente
subito ti riconosce per la strada
si fa presto
a montarsi la testa
e d'altronde è questa qui
la realtà di questa vita
ci si guarda solo fuori
ci si accontenta delle impressioni
ci si fotte allegramente
come se fosse niente
darei fuoco a casa tua
se passasse il mal di dente
e intanto il mondo rotola
e il mare sempre luccica
basta poco
a fare bella figura
basta poco
basta esser buoni la domenica mattina
basta poco
per esser furbi
basta poco oh!
basta pensare che son tutti deficienti
e d'altronde è questa qua
la realtà di questa vita
di questa bella civiltà
così nobile e così antica
e intanto il mondo rotola
e il mare sempre luccica
domani è già domenica
e forse forse nevica
basta poco
per essere intolleranti
basta poco
basta esser solo un po' ignoranti
basta poco
per non capire e scappare via
basta poco
perché ti dia fastidio uno pur che sia
e intanto il mondo rotola
e il mare sempre luccica
domani è già domenica
e forse forse NEVICAAAAAAA
Quando Dio distribuì l' intelligenza tu eri andata al Galassia a comprarti le scarpe...
Non solo si paga karma per il male che si fa , ma anche per il bene che si evita di fare avendone la possibilità.
Ogni cattiva azione è come firmare una cambiale da pagare in una vita successiva .
Che nessuno inganni se stesso:quello che l'uomo semina ,raccoglierà e le sue azioni lo seguiranno.
Samael aun Weor
Questa è la fine che farai, cara biondona di via Plana, arrogante impiegatella "so tutto io", tanto poco dignitosa, quanto poco intelligente. Il lavoro si fa con umiltà e buon senso. L' arroganza di essere migliori ci rende brutti agli occhi altrui, ci fa sembrare così privi di risorse da scatenare la rabbia di alcuni, il compatimento di molti, la pena di quasi tutti. Chi non ti compatisce è come te, bramoso di portare via agli altri cose che non potrà mai avere, invidioso delle cose belle altui, convinta come sei che tutto sia sfruttamento e materialità. Là dove la tua territorialità finisce, inizi a raccogliere tempesta. La tempesta materiale è brutta, porta via soldi (scusa le vere signore non parlano mai di soldi, ma a parlare coi sorci tocca scendere in fogna), porta via tempo -il tempo è denaro- (scusa ancora), porta via vita che non torna. Passata è la tempesta, odo augelli far festa.....e lì inizia la tempesta spirituale, quella è pioggia di pece che annebbia sonni, pensieri, ore.
"...E ogni volta che incontro una persona che vuole avere potere su di me, so di non essere difronte a una persona autentica."
Firmato il mio adorato W. Dyer.
Ogni cattiva azione è come firmare una cambiale da pagare in una vita successiva .
Che nessuno inganni se stesso:quello che l'uomo semina ,raccoglierà e le sue azioni lo seguiranno.
Samael aun Weor
Questa è la fine che farai, cara biondona di via Plana, arrogante impiegatella "so tutto io", tanto poco dignitosa, quanto poco intelligente. Il lavoro si fa con umiltà e buon senso. L' arroganza di essere migliori ci rende brutti agli occhi altrui, ci fa sembrare così privi di risorse da scatenare la rabbia di alcuni, il compatimento di molti, la pena di quasi tutti. Chi non ti compatisce è come te, bramoso di portare via agli altri cose che non potrà mai avere, invidioso delle cose belle altui, convinta come sei che tutto sia sfruttamento e materialità. Là dove la tua territorialità finisce, inizi a raccogliere tempesta. La tempesta materiale è brutta, porta via soldi (scusa le vere signore non parlano mai di soldi, ma a parlare coi sorci tocca scendere in fogna), porta via tempo -il tempo è denaro- (scusa ancora), porta via vita che non torna. Passata è la tempesta, odo augelli far festa.....e lì inizia la tempesta spirituale, quella è pioggia di pece che annebbia sonni, pensieri, ore.
"...E ogni volta che incontro una persona che vuole avere potere su di me, so di non essere difronte a una persona autentica."
Firmato il mio adorato W. Dyer.
Monday, February 05, 2007
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